Filosofia Esperienziale

L’immagine del filosofo è spesso simpaticamente associata alla famosa caduta di Talete di Mileto, il quale, intento a guardare le stelle e la luna nel cielo, inciampa e ruzzola a terra: da una parte il pensiero e dall’altra la vita.

Come se fossimo creature combattute tra la possibilità di pensare e la possibilità di agire.

Nella nostra cultura siamo abituati a vedere la filosofia come qualcosa riservato agli accademici, una “ginnastica mentale” piena di termini tecnici ad uso e consumo degli addetti ai lavori.

Ma alle sue origini la filosofia non era affatto così. Per gli antichi pensatori, dall’Oriente all’Occidente, la filosofia è sempre stata un esercizio attivo, una continua ricerca di risorse pratiche per migliorare sempre di più il rapporto con se stessi, gli altri e il mondo: un modo di VIVERE prima ancora che un modo di pensare.

Tutti prima o poi ci poniamo domande di un certo tipo: “Chi sono?”, “Qual è lo scopo e il significato della mia vita?”. Se analizziamo le risposte a questi interrogativi, notiamo immediatamente che azione e pensiero sono connessi strettamente nella nostra esperienza.

Il passo successivo consiste nel trasformare pensiero e azione in risultati concreti ed è qui che la Filosofia Esperienziale interviene.

LA COSTELLAZIONE DELLA VITA

Nel dare una definizione immediata della Filosofia Esperienziale, nella mia mente brillano sempre tre meravigliose parole, che si fondono l’una nell’altra:

  • èthos (comportamenti, abitudini di vita, sistema dei valori),

  • pàthos (forza delle emozioni autentiche),

  • lògos (il pensiero, la parola).

I tre astri che costituiscono la costellazione della vita di un essere umano:

  • da un lato i colori e i chiaroscuri che determinano il carattere e le predisposizioni di ciascuno,

  • dall’altro lato la forza possente delle emozioni

  • e tra esse il potere trasformativo del pensiero che diventa scelta e libertà.

La Filosofia Esperienziale è composta da tutti e tre gli elementi.

Ciascuno di noi ondeggia e si mescola con le sue emozioni, la sua capacità di discernimento e la tendenza ad agire secondo un fine regolato dall’etica.

Portare equilibrio tra questi tre elementi è facile quando acquisisci la capacità di gestirli.

La Filosofia Esperienziale è una vera e propria arte di vivere: pratica, concreta ed efficace che mescola l’esperienza e il pensiero in un connubio vincente fatto di azione e risultati.

CAMPO D’INTERVENTO, SCOPI E BENEFICI

La Filosofia Esperienziale ha un ruolo guida teorico e pratico. Si aggancia al vissuto allargando gli orizzonti e portando un efficiente rinnovamento nella vita quotidiana. Come un balsamo penetra tra l’ovvio e le calcificazioni del pensiero e apre ampi varchi che portano al superamento dei più svariati problemi della vita quotidiana.

Con la Filosofia Esperienziale la visione del mondo diventa chiara, consapevole e traboccante di nuove opportunità, la vita si trasforma in un’entusiasmante esperienza degna di essere vissuta in tutta la sua pienezza.

Il suo campo d’intervento è molto vasto, spazia dai problemi esistenziali a quelli decisionali, toccando gli ambiti dell’etica, della religione o quelli più vicini alla pura ricerca intellettuale.

Pertanto lo scopo principale è quello di ampliare la propria visione del mondo e, di conseguenza, renderla più articolata e profonda. Arricchendosi di quelle risorse necessarie a frantumare la dura scorza delle difficoltà o di trasformarle addirittura in opportunità.

Quali sono i benefici che si ottengono con la Filosofia Esperienziale?

  • Riscoprire il dialogo con se stessi, trasformativo ed evolutivo.

  • Risolvere blocchi inerenti a questioni relazionali o affettive

  • Liberarsi dalla morsa di un problema esistenziale

  • Trovare la giusta ispirazione per prendere una decisione difficile

  • Trasformare i problemi in opportunità di crescita e cambiamento.

  • Uscire da una situazione “stagnante” e trovare uno scopo per il futuro

  • Superare una situazione critica dovuta ad un cambiamento improvviso

  • Superare uno stato di insoddisfazione generale

  • Gestire lo spazio tra sé e l’altro

  • Imparare a dominare i pensieri sabotanti trasformandoli da nemici in alleati

  • Riprendersi da una disavventura sentimentale

  • Imparare a vivere il tempo presente

  • Tornare a sorridere alla vita

Questi sono solo alcuni degli esempi, qualsiasi blocco nella nostra vita può modificarsi e spiegare le ali verso nuovi orizzonti, in equilibrio, attraverso la consapevolezza della mappa della nostra vita.

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